la nostra storia

il fondatore

S. Giovanni Antonio Farina, sacerdote vicentino, Vescovo di Treviso e successivamente di Vicenza, fondatore delle Suore Maestre di S. Dorotea – Figlie dei Sacri Cuori, nasce nel 1803 a Gambellara.

Nel 1827 è consacrato sacerdote con incarico di cappellano nella parrocchia di S. Pietro in città e di insegnamento in Seminario;
Nel 1836 dà inizio alla Congregazione suddetta.
Nel 1851 è consacrato Vescovo di Treviso e nel 1861 passa alla sede vescovile di Vicenza, muore il 4 marzo 1888.

Viene proclamato Santo da Papa Francesco il 23 novembre 2014.

santa bertilla boscardin

Anna Francesca Boscardin – di Brendola (VI) – divenne suor Bertilla nel dicembre del 1907, religiosa dell’Istituto Farina, figlia spirituale quindi di San Giovanni Antonio Farina, vescovo di Vicenza e fondatore della Congregazione delle Suore Maestre di S. Dorotea, Figlie dei sacri Cuori. Nel 1888 Lui muore, Lei nasce.

S. Bertilla definisce la sua strada verso la santità: “la via dei carri”, quella comune a tutti. È la via dell’umiltà, della non visibilità. Eppure Bertilla è “sale”, è “lievito” tra la gente! Scompare per fermentare e dare sapore. “A Dio tutta la gloria, al prossimo tutta la gioia, a me il sacrificio”.

Con i bambini difterici a Treviso, in isolamento, si rivela intuitiva, amorosa, esperta in umanità. Per i piccoli malati la sua dedizione e illimitata: consola, accoglie, rassicura: “Si aggrappavano a lei come gli acini ad un grappolo d’uva”, testimonia un medico.

A muovere Bertilla, è la forza propulsiva della Trinità che la abita: diviene per lei presenza d’amore che la abilita al dono di sé, instancabile, senza calcolo, del tutto gratuito che la fa raggiungere il di più dell’amore. Quel suo “Tutto è niente – Gesù solo conta” sussurrato sul letto di morte, lo rivela ampiamente.

 Giovanni XXIII la proclama Santa l’11 maggio del 1961. Dalla luminosa Cappellina a lei dedicata in via S. Domenico, a Vicenza, ella continua ad accogliere quanti, con frequenza assidua, ricorrono a lei, certi di ricevere un sorriso che rasserena, conforta e dona speranza.

l’istituto

tappe storiche

1827

Don Giovanni Antonio Farina ha saputo leggere in modo lungimirante la realtà che riguardava la gioventù femminile; le fanciulle delle famiglie povere, abbandonate a se stesse, senza istruzione o educazione, erano persone a rischio che potevano diventare delle disadattate sociali. Ordinato sacerdote nel 1827, il giovane cappellano della parrocchia di S. Pietro in Vicenza, riconosce nell’educazione scolastica, che comprendeva pure una certa formazione professionale, il mezzo più efficace di promozione umana e sociale della donna, per un onesto e decoroso inserimento sociale.

1831

Accetta il compito di riorganizzare la Scuola di Carità già presente nella parrocchia e inizia così la prima scuola elementare minore per bambine povere in Vicenza.

1834

Ottiene l’approvazione da parte del governo d’Austria il 24 gennaio e, in seguito a molte richieste delle famiglie, accoglie pure fanciulle di ceto sociale più elevato, perché ricevano anch’esse istruzione ed educazione; così egli ha la possibilità di aiutare le alunne più povere.

1836

Mosso da zelo apostolico, ma anche sollecitato da difficoltà incontrate nella gestione della scuola, egli comprende la necessità di ricorrere a persone consacrate dalle quali esige una dedizione completa e a tempo pieno: fonda la Congregazione delle Suore Maestre di S. Dorotea – Figlie dei Sacri Cuori.

1840

Sensibile di fronte ad ogni situazione di sofferenza, egli non tralascia, nella sua opera educativa, i soggetti portatori di handicap. Si prende cura particolare delle bambine sorde ed amplia così la sua opera di educazione e assistenza in loro favore, ricercando il metodo migliore e superando i sistemi allora in uso.

1842

Con la diffusione dell’opera dell’Aporti in favore dei bambini, le suore iniziano la loro attività negli asili d’infanzia.

1845

Una Risoluzione Imperiale permette all’Istituto di svolgere al suo interno gli esami di abilitazione al magistero elementare, che significa riconoscere i titoli rilasciati dalla scuola.

1869

L’annessione del Veneto al Regno d’Italia e la conseguente entrata in vigore della legge Casati 1859 annullano la suddetta Risoluzione Imperiale. Le allieve dovranno sostenere gli esami in una scuola magistrale pubblica e le maestre, che già insegnano, dovranno fornirsi di regolare abilitazione presso le scuole statali.

1923

Inizia l’Istituto Magistrale Farina, che è legalmente riconosciuto il 12.04.1940 con D.M. n°250. Lo stesso decreto riconosce anche la Scuola Media, secondo l’ordinamento scolastico del tempo.

1956

È istituita la Scuola Magistrale pubblica non statale, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione il 23.12.1958.

Al fine di rispondere alle continue e mutevoli esigenze che emergono dal contesto sociale e culturale degli utenti, l’Istituto ha attuato successive modificazioni dei percorsi di studio anche negli ultimi decenni.

1984

Con il D.M. del 20.09.’84 è autorizzata l’attivazione del Progetto di Sperimentazione autonoma, relativo all’Istituto Magistrale e presentato il 21 gennaio dello stesso anno. Esso da quadriennale si trasforma in Istituto Magistrale quinquennale, più rispondente alla formazione del personale docente per l’educazione dell’infanzia.

1994 / 1995

L’istituto Magistrale, sollecitato dal Ministero della Pubblica Istruzione, adotta il Progetto Brocca, nel due percorsi Psicopedagogico e Linguistico.

1996 / 1997

La Scuola Media inserisce nel curricolo di studio il bilinguismo, che prevede lo studio di una seconda lingua straniera accostando all’inglese, già attivo, il francese.

1998 / 1999

Si avvia il Liceo della Comunicazione con le opzioni: Civiltà Comparate, Sociale, Comunicazione Tecnologiche. È attuata questa modifica nei percorsi scolastici in previsione della nuova riforma.

2000

L’Istituto Magistrale “Farina” è riconosciuto paritario.

2001

La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola Media “Farina” sono riconosciute paritarie.

2007

Si ripristina il percorso professionale con il curricolo dell’Operatore/Tecnico dei Servizi Sociali.

2010

Vengono attivati i Licei secondo la riforma avviata dal MIUR: Liceo delle Scienze umane, Liceo linguistico, Liceo scientifico: essi sostituiranno, gradualmente, il Liceo della Comunicazione.

2012

Viene sospeso il percorso professionale con il curricolo dell’Operatore Tecnico dei Servizi Sociali.

2014

Viene attivata la Sezione ad indirizzo sportivo del Liceo scientifico.

2018

Il 2 febbraio viene approvato dal MIUR il liceo linguistico quadriennale.